Vista la crescente attenzione dedicata dall’informazione mainstream nostrana all’universo psichedelico (incluse giuste critiche e lacune), ecco un ulteriore evento online da non perdere. Soprattutto perché si muove lungo il non semplice ma necessario percorso verso una maturità psichedelica a tutto tondo. Vari esperti e addetti affronteranno un tema cruciale per lo scenario odierno: “L’esperienza psichedelica: verso un nuovo paradigma di cura?”
Questo livestreaming su Facebook muove dall’evidenza per cui alcune caratteristiche dell’esperienza psichedelica si sono rivelate particolarmente significative nella cura del disagio mentale: aumento dell’introspezione, cambiamento della percezione di sé e del proprio corpo, un più ampio spettro emotivo e percettivo-sensoriale, fino ad esperienze di dissoluzione dell’ego, ovvero perdita dei confini tra sé e mondo, caratteristica che conferisce, per alcuni, un sapore mistico all’esperienza psichedelica.
È la prima uscita pubblica di PsyCoScienze, organizzazione formatasi recentemente a Napoli in seguito all’incontro di accademici, ricercatrici e ricercatori, operatori della salute e dedita alle questioni relative a scienza e cultura psichedelica tramite un approccio integrato e interdisciplinare. Il gruppo collabora con vari soggetti che sul territorio lavorano alla cura delle dipendenze, salute mentale e droghe. Prossimamente si occuperà anche di cannabis, con un focus particolare sempre sugli usi terapeutici, e sta lavorando a un incontro sul carattere epistemologico delle visioni (nel contesto di una “consciousness culture” aperta e collaborativa).
L’evento vuole anche “festeggiare” la ricorrenza del 16 aprile del 1943, quando il il chimico svizzero Albert Hoffmann scoprì casualmente gli effetti del LSD, per poi ripetere consapevolmente l’esperimento tre giorni dopo in quello che è divenuto noto in tutto il mondo come bicycle day. Oltre che stimolare ulterioramente la conversazione generale e ribadire, insieme al valore terapeutico dell’esperienza psichedelica, l’importanza di valutarne appropriatamente rischi e limiti.