Tutto pronto per SGPI20

La seconda edizione degli Stati Generali della Psichedelia in Italia (SGPI20) si svolgerà interamente via livestreaming online e nell’arco di quattro giornate – a partire dalle ore 10 di martedì 8, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 dicembre 2020. Previsti oltre 80 interventi, 4 tavole rotonde, varie presentazioni e dibattiti serali. Il programma definitivo, l’elenco dei relatori e altri dettagli sono disponibili a questo link: https://docs.google.com/document/d/1obu_RKueuYIGDt5k6CFbTsA7f9jIVjPPtS8pbYimjH8

L’evento si propone di puntualizzare, secondo i più aggiornati approcci critici, lo stato dell’arte della ricerca psichedelica e in generale sulla scienza degli stati di coscienza, privilegiandone gli aspetti inediti e le prospettive future. Oltre a dare spazio a un’ampia mole di situazioni e progetti italiani nel campo, l’obiettivo complessivo è quello di offrire uno spettro informativo che spazia dalla filosofia all’arte, dagli aspetti storici ai risvolti sociali e politici variamente legati a psichedelia e stati di coscienza oggi nel mondo.

Pur se riservato agli addetti ai lavori, l’evento è aperto alla partecipazione di soggetti esterni interessati (studenti, giornalisti, ricercatori, etc.), previa prenotazione obbligatoria al seguente link: https://forms.gle/aXkUi6T53CiJHGiM7.

L’anti-depressivo Esketamina al Policlinico di Bari

Arriva anche in Italia l’anti-depressivo Esketamina. La Clinica Psichiatrica del Policlinico di Bari sarà la prima a somministrarla in Italia – sotto forma di uno spray nasale basato, appunto, sulla ketamina.

La ketamina è un anestetico con proprietà allucinogene e in dosi ridotte (50-60 mg) produce una profonda esperienza psichedelica. Ha il vantaggio di avere effetti di breve durata (1-2 ore), senza danni collaterali e, soprattutto, di non essere inclusa nella Tabella I delle sostanze proibite in Usa, dove è regolarmente prescritta contro dolori cronici e nervosi. E sul finire degli anni ’90 si erano avuti successi nei test su dipendenza e psicoterapia condotti a San Pietroburgo, in Russia.

Nel marzo 2019 la FDA statunitense (Food & Drug Administration) l’aveva approvato come antidepressivo, dopo decenni nei quali nessuna molecola era stata aggiunta all’armamentario di quelli già disponibili – pur se non sono mancate le critiche, soprattutto riguardo ai costi esorbitanti (fino a 5mila dollari a ciclo di terapia). Hanno fatto seguito analoghe aperture in Gran Bretagna, ed ora è arrivato è l’OK della Commissione Europea. “Questo nuovo antidepressivo arricchisce significativamente il nostro armamentario terapeutico per il trattamento della Depressione, in quanto efficace anche nelle forme più severe e gravi”, ha spiegato il professor Bertolino del Policlinico di Bari.

L’eredità di Claudio Naranjo: evento in livestreaming

Grazie a tutti gli ospiti e a quanti hanno seguito il livestreaming! Il video integrale e’ disponibile sulla nostra pagina Facebook. E dateci una mano a organizzare eventi simili, grazie!.

In quello che speriamo sia soltanto il primo di una serie di eventi online sui vari aspetti della cultura psichedelica e annesse dinamiche, oggi partiamo con questo incontro virtuale per ricordare, a un anno dalla morte, Claudio Naranjo: filosofo, terapeuta, educatore e molto altro. L’evento è diviso in due parti: una sintesi sul suo percorso, il suo lavoro in Italia, l’approccio multidisciplinare alla “liberazione attraverso l’autoconoscenza” e una discussione aperta, a partire dall’originalità del suo pensiero e della pratica, sul potenziale umano verso un futuro conviviale e ontologico per far fronte alla crisi planetaria, ancor più nell’era post-Covid.

Da segnalare intanto che domenica 12 è previsto un omaggio internazionale online, a cura della Fundación Claudio Naranjo e SAT Mundo. Invece a partire dalle ore 20 (in Cile) di sabato 11 luglio sarà disponibile online, gratuitamente e per 24 ore, il documentario curato dalla Cineteca Nazionale Cilena sulla vita, il lavoro e la visione di Claudio.

Da parte nostra, abbiamo pensato innanzitutto a panoramica di ricordi, aneddoti personali inclusi, proposti da alcuni suoi amici e collaboratori, così da delinearne una sorta di ritratto anche per chi conosce poco Claudio Naranjo, o non ha mai letto i suoi libri, molti tradotti in italiano e caldamente consigliati. Come sottolinea uno di loro, qui l’accento va posto, ancor più e prima che su una persona, su un esperimento culturale: «Claudio è un caso raro, un soggetto con una estesa cultura di élite occidentale che va all’esperienza psichedelica, e ritorna… cercando un’integrazione. Nelle sue sedute non si usavano musiche sciamaniche o orientali. Metteva Brahms… e lo suonava al piano e lo cantava. Amava il romanticismo, che dalle arie popolari distilla nuove formalizzazioni delle emozioni….verso verità progressive. Claudio era un “moderno”».

Un percorso di integrazione continua e necessaria, perché «la civilizzazione ha bisogno dello spirito dionisiaco, del ritorno della sacralità del piacere, della fede nelle pulsione spontanee», come rimarca lo stesso Naranjo in questa intervista apparsa su Alias, l’inserto settimanale del Manifesto, nell’agosto 2019, durante uno dei suoi frequenti soggiorni in Italia. Ma anche, e forse soprattutto, un percorso trasformativo che qui e ora, nell’era post-Covid, ci vede alla prese con «un occidente refrattario alla psichedelia, poiché privato della psiche e colpito dalla sostituzione dei commons con le commodities, che sfugge all’esperienza attraverso l’individualismo convenzionale», come sintetizza un altro dei nostri ospiti nella discussione odierna. Che vuole essere aperta e collaborativa per provare a delineare i sentieri possibili di un potenziale umano che sappia far tesoro della criticità evidenziata dalla pandemia e rifiuti il semplice ritorno alla “normalità” precedente, abbracciando un futuro conviviale e ontologico per far fronte alla crisi planetaria.

Ayahuasca e piante di potere

Questa la video-presentazione di Pier Luigi Lattuada agli Stati Generali della Psichedelia 2019 (i cui atti integrali sono in via di pubblicazione). Medico psicoterapeuta e fondatore della Biotransenergetica, qui Lattuada sintetizza gli insegnamenti ricevuti dal suo rapporto con le “piante-maestro” e la loro rilevanza per l’approccio della psicologia transpersonale. Al centro c’è il rapporto tra prima attenzione e seconda attenzione, intese come modalità epistemologiche, ma anche come diversi livelli di consapevolezza e profondità d’indagine nei rapporti tra conoscente e conosciuto, tra l’io e il mondo.

L’epistemologia della seconda attenzione, che si propone di superare il mondo della mera apparenza così come viene colto dalla prima attenzione, ci mostra un approccio in cui ogni cosa è inscindibile dal modo in cui essa si dà all’io che la osserva; in cui la conoscenza dell’oggetto è imprescindibile dalla conoscenza del rapporto che il soggetto intrattiene con esso: un insegnamento prezioso, che può fornire un interessante fondamento – ma anche uno stimolo per nuove domande – nella ricerca sugli stati di coscienza.

Psiconautica, Ossigeno e Biosonologia

Psiconautica, Ossigeno e BiosonologiaNel novembre 2014 si è tenuta, in maniera del tutto privata nel cuore di Torino, una seduta di Psiconautica, Ossigeno e Biosonologia. “I partecipanti sono una trentina, per lo più tra i 25 e 35 anni, attirati dall’evento per i più disparati motivi: noisers attratti dall’aspetto sonoro della serata, appassionati di psichedelia e di pratiche pseudo-scientifiche, sperimentatori di sorta, dilettanti e professionisti di arti contemporanee, e, in generale, appassionati di tecniche, legali e non, per uscire dagli stati di coscienza ordinari. In una parola: psiconauti.” Questa descrizione è ripresa da un resoconto diretto dell’evento, apparso all’epoca sulla testata web L’indiependente.

Una sessione, tanto inusitata quanto dirompente, basata sulla ricerca sonora e artistica, tra composizioni e performance audiovisive in cui field recording e processi generati dal computer, coesistono in rapporti sinergici. Un metodo messo a punto da Domenico Sciajno e dal suo Istituto di Biosonologia (illustrate in dettaglio poco più sotto), anzi un sistema dinamico e integrato che può favorire uno stato di benessere psico-fisico e può permettere di raggiungere importanti benefici e stimoli per lo sviluppo individuale, sia in ambito interpersonale sia in quello mentale e creativo.

Ci pare senz’altro utile riproporre qui & ora la sintesi di quell’evento, in un periodo storico-culturale dove va emergendo con sempre maggior forza l’indispensabile integrazione tra stati di coscienza e psichedelia, consapevolezza espansa e sonorità dell’anima. Quale l’obiettivo di quell’insolita seduta (e di questo percorso interdisciplinare a tutto campo)? Forse “capire un po’ meglio il proprio equilibrio tra forze in ingresso e forze in uscita”. Oppure semplicemente “fare un percorso di autocoscienza o spalancare nuove porte della percezione”. Oltre che segnalare come, non certo da ieri, qualcosa e qualcuno si muove anche in Italia, eccome. Intanto…. buona lettura!

Biosonologia: suono e coscienza

Bio (vita), sono (suono), logia (dialogo): il neologismo coniato da Domenico Sciajno per rappresentare il metodo di sua invenzione, un sistema dinamico e integrato che può favorire uno stato di benessere psico-fisico e può permettere di raggiungere importanti benefici e stimoli per lo sviluppo individuale, sia in ambito interpersonale sia in quello mentale e creativo. Da questi presupposti nel 2005 è nato l’Istituto di Biosonologia.

BiosonologiaLa natura vibratoria del suono rappresenta un potente strumento in grado di attivare una risposta a livello organico e permettendo di accedere alle proprie risorse più profonde attraverso l’accesso a stati non ordinari di coscienza.

La Biosonologia utilizza dunque la vibrazione sonora come strumento di crescita, evoluzione, armonizzazione e ampliamento della coscienza. Privati da pensieri e percezioni esterne la stimolazione vibrazionale biosonologica agirà come un vero e proprio massaggio sonoro capace di raggiungere in profondità cellule e tessuti. Il corpo potrà così tradurre gli stimoli esterni delle vibrazioni sonore in risonanza interiore accedendo ad una esperienza di ascolto profondo per riorganizzare la sua naturale risposta abbandonando schemi precostituiti e condizionamenti.

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