Lungo il percorso “verso la maturità psichedelica”, venerdì 5 febbraio l’associazione studentesca Mens Ex Machina e il network di Psy*Co*Re, in particolare Simone Capozzi, propongono un livestreaming con un ospite d’eccezione, lo scrittore, saggista e critico culturale californiano Erik Davis. Il tema dell’incontro ruota intorno all’intreccio continuo tra fantastico, letteratura e psichedelia: «Il fantastico è uno psichedelico che apre ad esperienze straordinarie a partire dal un piccolo elemento fuori luogo, da qualcosa che non va», (come in Time out of Joint di Philip K. Dick).
Erik Davis è uno dei maggiori alfieri della stranologia, ovvero i «weird studies», e noto soprattutto per due importanti studi: High Weirdness: Drugs, Esoterica, and Visionary Experience in the Seventies (2019) e TechGnosis: Myth, Magic, and Mysticism in the Age of Information (1998). Quest’ultimo saggio, uscito nel 2001 in italiano presso Ipermedium Libri, che nel 2014 ha pubblicato anche il suo Codici nomadi. Vol. 1: Avventure nell’esoteria moderna, esplora in particolare le affinità e i legami fra l’immaginario tradizionale legato al soprannaturale e l’immaginario contemporaneo – temi sviluppati anche in un’intervista del 2008 su Quaderni d’Altri tempi. Per ulteriori esplorazioni a tutto campo, da non perdere il suo ricco sito web e lo spazio-newsletter di recente lancio su Substack (a pagamento), Burning Shore: Consciousness Culture from a California Perspective.