E pur si muove! Scomodare Galileo è forse eccessivo ma, come evidenziato nel corso degli Stati Generali della Psichedelia 2019, anche l’Italia fa la sua parte – nell’ambito della teoria scientifica, come in questo caso. Lo dimostra la ricerca di Tania Re (antropologa, Università di Genova) e Giuseppe Vitiello (matematico, Università di Salerno) che pubblichiamo su autorizzazione degli autori in anteprima assoluta. Si tratta di un’analisi sulle esperienze visive del cervello durante situazioni e momenti specifici che non sono collegate al vedere come nello stato di veglia.
L’articolo originale in inglese sta per essere pubblicato sulla rivista specializzata OBM Neurobiology (Open Access e peer-reviewed). Quella che segue ne è la sintesi italiana.
Colgo l’occasione per ricordare che questo sito (e come nello spirito del network-progetto Psy*Co*re) non vuole essere un blog passivo di semplice informazione ma una Zona Franca aperta al dibattito. Invito quindi i ricercatori e tutte le persone interessate al confronto, ad inserire commenti, link e altre segnalazioni in calce a ogni articolo.
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All’interno della cornice del modello quantistico dissipativo del cervello presentiamo un’analisi teorica della visione cervello/mente (allucinazioni) delle esperienze fatte durante il sogno, la meditazione, causate dall’ azione di sostanze psicoattive o in condizioni di privazione sensoriale del cervello rispetto al suo ambiente. Le esperienze visive del cervello a cui ci riferiamo non sono attività visive collegate al vedere come nello stato di veglia.